venerdì 23 gennaio 2009

LORIS MAZZETTI SUL "TELEGIME"



Intervista / Parte 2
Intervista / Parte 3

L’asservimento della Rai al potere politico dominante è uno degli elementi del disastro. I partiti hanno sempre allungato le mani sull’informazione del servizio pubblico, sia chiaro, ma mai in modo così unilaterale e arrogante, in un quadro di così grave concentrazione dei poteri. Non c’è nemmeno più bisogno della censura, ognuno conosce perfettamente il limite della libertà tollerata. Campagne di diffamazione e minacce di repulisti di tanto in tanto aiutano a ricordare chi comanda. Dai palinsesti sono quasi sparite le inchieste e i telegiornali si dividono fra dichiarazioni di portavoce di partito e cronaca d’evasione, nera o rosa. Pochissimi dentro la Rai possono permettersi il lusso di tenere la schiena dritta.
Aggiorna la casistica di questa decadenza in un suo nuovo libro (’La macchina delle bugie’, Bur edizioni), Loris Mazzetti, capo-struttura della Rai a Milano, responsabile tra l’altro del programma di Fabio Fazio, già stretto collaboratore di Enzo Biagi.
Abbiamo avuto con lui una conversazione sui temi del libro. Ne è uscita la video-intervista che vi proponiamo, lunga eppure necessaria, a nostro giudizio, nella sua interezza. L’abbiamo pubblicata in tre parti consecutive.
Loris parte da un concetto fondamentale: la funzione del giornalismo è quella di essere il cane da guardia della democrazia. Tocca constatare che in larga misura oggi in Italia è diventato il cane da guardia del potere. Tranne rare eccezioni, direttori di rete e di testata si comportano da funzionari di partito, la tv pubblica è per lo più usata per negare e distorcere la verità dei fatti. Nel gioco al ribasso il conformismo dilaga: nei momenti cruciali (l’editto bulgaro, lo scandalo “RaiSet”) si levano poche voci, sempre le stesse, in un silenzio sempre più assordante del ceto giornalistico come dell’opposizione parlamentare. Dalla verità sulla cacciata di Biagi alla polemica intorno al caso Schifani Travaglio, Mazzetti riepiloga i momenti salienti di questa deriva e prevede un’ulteriore blindatura del sistema dell’informazione pubblica. All’attuazione del Piano della P2 manca solo l’ultimo tassello: la Repubblica presidenziale. Buona visione.

da www.pieroricca.org

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