martedì 31 marzo 2009

TUTTI A ROMA CASSO!!


Giornata di festa e di lotta a Roma, Circo Massimo!

Tutti insieme: lavoratori,pensionati,studenti per dire SI' ad un futuro migliore e diverso! E per gridare NO! a chi ci vuole riportare indietro a cent''anni fa,nell'ignoranza, lo sfruttamento, l'oppressione e la povertà!

PROGRAMMA:

- Partenza dalla stazione di Reggio Emilia con treno speciale della CGIL o PULLMAN (sembra che il treno sia full!!)
- Ritrovo ore 02.30 nell'atrio e partenza verso le 3.00. Se andiamo in pulmann invece partenza ore 24.00 da piazzale europa!
- Inizio manifesta alle 08.30
- Ritorno previsto alle 20.00 con partenza dalla capitale alle 15.00
- Costo del viaggio: 0 euro!
- Cestino viaggio offerto dalla CGIL

Festa&Protesta!
Tra musiche,canti,balli e lotta!

domenica 29 marzo 2009

LA SPAGGIARI TORNA IN CAMPO


Alla fine, l'associazione del marito ha candidato a sindaco la moglie. Il ritorno di Antonella Spaggiari sulla scena politica, questa volta in contrapposizione al centrosinistra, segna anche il debutto a Reggio della politica a conduzione famigliare. L'associazione Città Attiva, costituita e animata dall'ex amministratore delegato di Enìa Uris Cantarelli, candida a sindaco di Reggio la compagna di vita di Cantarelli, Antonella Spaggiari appunto. La presidente della Fondazione Manodori, già primo cittadino di Reggio per 13 anni dal 1991 al 2004, vuole tornare a fare il sindaco.
Per ora, ha raccolto il sostegno del Laboratorio per Reggio di Carlo Baldi: una lista civica nata 5 anni per raccogliere gli elettori di centrosinistra critici verso i risultati ottenuti dalla giunta guidata dalla stessa Spaggiari. Presto l'ex sindaco otterrà anche l'appoggio dell'Udc, un'altra forza politica che è sempre stata all'opposizione della Spaggiari. Misteri della politica.
Di certo, quella della Spaggiari è una rottura senza ritorno con il suo mondo di appartenenza: il centrosinistra in generale e il Partito Democratico in particolare. Secondo la presidente della Manodori, da quando lei non è più sindaco Reggio ha perso colpi. "Reggio ha perso terreno - ha detto - e servono scelte per il suo rilancio, attingendo dalle tradizioni di sinistra, riformiste, cattoliche, laiche e liberali al servizio della città". Nel mirino di Antonella Spaggiari c'è in particolare l'attuale sindaco Graziano Delrio. L'intesa con il centrodestra non è dichiarata, ma è nei fatti. Al punto che un paio di settimane fa, durante un incontro a Roma, esponenti locali e nazionali del Pdl hanno chiesto al candidato sindaco della Lega Angelo Alessandri di ritirare la propria candidatura per favorire la corsa della Spaggiari contro Delrio. Da parte sua, l'ex sindaco dice che la sua lista non si trasformerà in un partito. "Non si parla di un nuovo partito politico ma di civismo, il proliferare di liste civiche a Reggio mostra il bisogno dei cittadini di partecipare alla politica, vista come passione civile e passione per il proprio territorio". La Spaggiari per ora non pare avere intenzione di dimettersi dalla presidenza della Fondazione Manodori, ma ha detto che si limiterà all'ordinaria amministrazione.

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QUANTO GUADAGNANO I PARLAMENTARI REGGIANI

domenica 22 marzo 2009

"VOTA A' PERSONA": ECCO PISCOPO



Piscopo si candida, nasce Reggio Civica: il programma

«Abbiamo colto il malcontento della gente per l’assenza di dialogo e di confronto che c’è con l’amministrazione comunale». Spiega così Luigi Piscopo, la scelta di presentare la lista Reggio Civica alle prossime amministrative per il Comune di Reggio. Pensa in grande il candidato sindaco Luigi Piscopo: «Potremmo arrivare anche a 20mila voti», e in caso di ballottaggio vuol tenersi le mani libere. «Faremo accordi con chi ci darà due assessorati per sicurezza, volontariato e sport. Non abbiamo ideologie né di destra né di sinistra, la nostra è una lista trasversale fatta di gente comune, che comprende professionisti, operai, commercianti, pensionati, forze dell’ordine e giovani». Il programma è sintetico, in otto punti e senza fronzoli.
Un programma che ruota attorno a impresa, famiglia, volontariato e che fissa nello slogan «Insieme per una città vivibile e sicura» le proprie priorità. E non poteva essere diversamente (40 anni di servizio, di cui 35 a Reggio, trascorsi in Polizia), fanno dell’attenzione ai temi della sicurezza delle persone e del territorio il punto di partenza di Luigi Piscopo che ai primi di maggio lascerà la questura per la pensione.
E respinge anche subito l’accusa di aver un programma simile a quello della Lega Nord. «Questi sono i problemi della gente e non dei partiti, i programmi vanno fatti ascoltando le persone» e cita il caso del porta a porta. «Non siamo né favorevoli né contrari alla raccolta porta a porta o all’inceneritore, ma se 6-7mila persone sono contrarie, bisogna ascoltarle».
Ed allora nel programma, a fianco di un impegno per rafforzare il contrasto all’immigrazione clandestina, e contro le infiltrazioni delle organizzazioni criminali negli appalti pubblici, rendendoli più trasparenti, c’è anche l’impegno perché la polizia municipale non si limiti solo a dare le multe ma si occupi di controlli sulle residenze e le attività commerciali. Per quanto riguarda l’i mmigrazione, Piscopo propone di rivedere il concetto di integrazione distinguendo tra chi davvero vuole integrarsi e chi invece vuole solo approfittare del nostro sistema di servizi «perché non bisogna confondere l’accoglienza con l’utilizzo indiscriminato delle risorse pubbliche». Reggio Civica per quando riguarda poi la pianificazione territoriale propone «la carta della qualità edilizia», prevedendo incentivi per chi costruisce nuove abitazioni a chi costruisce con requisiti di qualità e per chi investe in centro storico. Poi arriva ad Enìa, impegnandosi «a mantenere la titolarità dei servizi pubblici». I nomi in lista? Dal cardiologo Francesco Burani, ad alcuni commercianti del centro storico, a Enrico Fanticini, che seduto su una sedia a rotelle dal 1998 a seguito di una caduta sugli sci, si impegnerà perché l’a mministrazione faccia rispettare la legge che impone l’abbattimento delle barriere architettoniche.

Roberto Fontanili (22 marzo 2009)

venerdì 20 marzo 2009

MARGHERITA HACK A REGGIO



L’Università degli studi di Modena e Reggio ospita la conferenza di una delle più note studiose di astronomia italiane e internazionali, Margherita Hack che proporrà al pubblico un viaggio lungo le scoperte sull’Universo che hanno rivoluzionato il Novecento. "I grandi passi del ‘900 nella conoscenza dell’Universo", questo il titolo dell’incontro proposto dalla studiosa e docente toscana e fissato per venerdì 20 marzo 2009 alle ore 15.30 presso l’Aula Magna Pietro Manodori del Complesso universitario ex Caserma Zucchi (via Allegri 9) a Reggio.
La Hack si sposterà poi, alle 18 al cinema Cristallo di via Ferrari Bonini, dove si terrà un incontro, promosso dal Pdci sul tema "Scienza e politica".

giovedì 19 marzo 2009

CGIL IN SCIOPERO. CONTRO I TAGLI DELLA SCUOLA E PER L'ECONOMIA


REGGIO EMILIA, 18 MAR. 2009 – Lavoratori in piazza per lo sciopero di quattro ore indetto dalla Cgil contro i tagli del governo. Nel giorno della protesta nazionale del settore della scuola, università e ricerca, proclamato dalla Flc Cgil a Reggio Emilia hanno incrociato le braccia anche i lavoratori dei settori privati dell’industria, artigianato e agricoltura.

No ai tagli alla scuola, università e ricerca. Più salari, più pensioni, più diritti, più stato sociale. Sono state queste le parole d'ordine unificanti della manifestazione, una anticipazione del raduno nazionale del 4 aprile a Roma. Un folto gruppo di insegnanti, studenti e lavoratori ha preso parte al presidio che si è svolto in mattinata davanti alla prefettura durante il quale si sono succeduti diversi interventi. Per il mondo della scuola hanno parlato Roberto Busseti, segretario generale provinciale Flc-Cgil, Maria Lina Bigoni, Enrico Guerrieri del Coordinamento Studenti Universitari e Matteo Davoli, della Rete degli Studenti. Per gli altri settori hanno preso la parola Maria Lina Bigoni, lavoratrice in mobilità dall’azienda tessile Ares, socio lavoratore di Coopservice e Ciro Coppola, operaio della ceramica Iris.

Nei vari interventi che si sono succeduti è emersa in tutta la sua evidenza la portata della crisi, le conseguenze della stessa sui lavoratori - in particolar modo i precari - e l’assoluta inadeguatezza delle misure sin qui adottate dal Governo. Inoltre negli interventi di Bussetti, Guerrieri, Davoli e Bagni si è denunciata la gravità dei tagli alla scuola, all’università e alla ricerca “che rappresentano un miope taglio al futuro stesso”.

Le conclusioni sono state affidate a Mirto Bassoli, segretario generale della CGIL reggiana: “sono innanzitutto in campo oggi – ha ribadito - le ragioni delle lavoratrici e dei lavoratori della scuola, dell’università e della ricerca. Tutto il sistema della conoscenza ha subito e subisce l’attacco, fin dall’inizio di questa legislatura, delle politiche regressive di questo governo: i tagli alle risorse e agli organici”.

“Ma oggi qui – ha continuato Bassoli - c’è anche la condizione dei tanti precari colpiti dalla crisi ai quali il Governo non ha ancora dato risposte, nonostante le proposte che la Cgil ha avanzato anche nei giorni scorsi, per bloccare i licenziamenti nella scuola e nel pubblico impiego, per sbloccare le risorse dell’Accordo Governo-Regioni, oltre a tre misure specifiche finalizzate a estendere l’indennità di disoccupazione, a innalzare al 40% l’indennità dei collaboratori e ad incrementare il tetto della cassa integrazione di almeno 200 euro mensili”.

Una delegazione è stata poi ricevuta dal Vice Prefetto, dottor Valente, il quale si è impegnato a riportare al Governo le ragioni della mobilitazione e il quadro sociale-occupazionale, di grande preoccupazione, che inizia a profilarsi anche nel nostro territorio.

mercoledì 18 marzo 2009

SPOT INDIMENTICABILI

Eccovi una serie da brividi... ne ricordate altri?!








martedì 17 marzo 2009

DI PIETRO A REGGIO



E’ arrivato “Il Guastafeste”:
Antonio Di Pietro a Reggio Emilia, 21 marzo 2009

Il Presidente dell’Italia dei Valori Antonio Di Pietro sarà a Reggio Emilia il 21 marzo 2009, alle ore 20.30 circa (*), all’Aula Magna “Pietro Manodori” dell’Università di Reggio Emilia in viale Allegri (zona ex caserma Zucchi). In occasione della presentazione del libro “Il Guastafeste”, Antonio Di Pietro incontrerà i cittadini di Reggio Emilia.

(*) L’orario di inizio dell’incontro può oscillare dalle 19:30 alle 20:30 poiché dipende dalle condizioni del traffico e dall’ora di chiusura dell’evento precedente, che si svolge nei pressi di Parma.

Se siete iscritti a Facebook, potete dare la vostra adesione alla pagina dedicata all’evento.
Per promuovere la partecipazione all’iniziativa, abbiamo organizzato una serie di banchetti in centro città:
Data Ora Luogo
venerdì 13 marzo dalle 9.00 alle 13.00
via Crispi, di fianco alla bancarella di Creps
sabato 14 marzo dalle 9.00 alle 13.00
P.zza Martiri 7 luglio, angolo Punto Moda
domenica 15 marzo dalle 11.00 alle 17.30
Pista ciclabile del Crostolo, fra via Bellojannis e Il Nuovo Chiosco
venerdì 20 marzo dalle 9.00 alle 13.00
P.zza Martiri 7 luglio, angolo Punto Moda
sabato 21 marzo dalle 9.00 alle 13.00
P.zza Martiri 7 luglio, altezza Galleria S. Rocco

Fonte: ITALIA DEI VALORI REGGIO EMILIA - FACEBOOK

domenica 8 marzo 2009

IL DECRETO SULLE RONDE


Il decreto legge sulle ronde, pubblicato il 24 febbraio sulla Gazzetta Ufficiale numero 45, all'articolo 6 prevede che "i sindaci, previa intesa con il prefetto, possono avvalersi della collaborazione di associazioni tra cittadini non armati al fine di segnalare alle forze di polizia eventi che possano arrecare danno alla sicurezza urbana". Le associazioni dovranno essere iscritte in un apposito elenco tenuto dal Prefetto. Il sindaco dovrà avvalersi "in via prioritaria" delle associazioni composte da personale delle forze dell'ordine in congedo. Poi al comma 5, il decreto aggiunge: le associazioni diverse da quelle composte da personale delle forze dell'ordine in congedo "sono iscritte negli elenchi solo se non siano destinatarie, a nessun titolo, di risorse economiche a carico della finanza pubblica". In seguito ad un emendamento del Pd, primo firmatario Felice Casson, le ronde non potranno girare armate e non potranno “cooperare nello svolgimento dell’attività di presidio del territorio” così come era stato previsto invece nel testo licenziato dalla commissione Giustizia del Senato.
Dovrebbe quindi trattarsi di volontari, prevalentemente ex poliziotti, carabinieri e appartenenti delle forze armate, muniti di telefonini e radio rice-trasmittenti, auto e fischietti, che perlustrano le zone della città per segnalare situazioni di pericolo e di disagio.
Beh, permetteteci di dissentire. Vogliamo manifestare il nostro aspro dissenso non per aggrapparci ad un ormai anacronistico “antiberlusconismo”, ma per diversi motivi che andremo ora brevemente ad esplicitare.
Prima di tutto tentare di rimediare alle mancanze dell’ordine pubblico e del potere giudiziario con gruppi di volontari e’ possibilmente anche peggio che lasciare la situazione invariata: e’ un imbroglio. Il rischio e’ di assistere a una politicizzazione della sicurezza, la sicurezza affidata ai partiti, i quali ovviamente non agiranno secondo l’interesse nazionale ma secondo l’ottica di partito (e questo per un partito antinazionale, spesso razzista in molti esponenti come la Lega e’ un rischio particolarmente grave).
Abbiamo poi sentito dire, dagli strenui difensori del disegno di legge in questione, che i cittadini potranno sentirsi più protetti, nella certezza che orde di persone in giro per le strade saranno pronte ad aiutare chiunque si trovi in difficoltà. Ci pare chiaro invece come qui non ci sia alcun intento caritatevole ma vendicativo. Le ronde padane non nascono sotto la spinta di un amore sociale per aiutare gli emarginati della strada, ma sorgono e proliferano in un clima di odio contro l’extracomunitario, il diverso sessuale, lo straniero, il più povero e il più bistrattato. Temiamo che legalizzarle possa provocare ulteriormente una deriva razzista del nostro Paese, dove vengono proposte (e puntualmente approvate) leggi sempre più barbare come il reato di clandestinità, la denuncia da parte dei medici dei clandestini, le classi differenziali, i CPT protratti a 6 mesi, i 200 € da pagare ogni anno per gli stranieri, la durezza dell’iter legislativo richiesto alle legalizzazioni ecc.
Francamente l’idea di “drappelli di persone” che pattugliano la città non ci piace per niente e riporta alla mente altri periodi della nostra storia che vogliamo lasciarci definitivamente alle spalle. Vi chiediamo pertanto non solo di prendere coscienza della gravità dell’istituzionalizzazione delle ronde, ma anche e soprattutto di alzare la voce in ogni sede possibile (dal posto di lavoro alle mura domestiche) per manifestare il vostro dissenso e per fare il possibile affinché leggi come queste non vengano mai più approvate.

Dario Amore (Csu Reggio Emilia)
VEDI IL DECRETO LEGGE (da Repubblica.it)

giovedì 5 marzo 2009

BRUNO TINTI IN GABELLA



Bruno Tinti a Reggio per le lezioni della Scuola di Etica e Politica "La magistratura è il potere dei senza potere"
è con questa frase di Vaclav Havel, drammaturgo e leader praghese della Rivoluzione di Velluto che si aprirà la lezione della Scuola di Etica e Politica "Giacomo Ulivi" che si terrà venerdì 6 marzo a alla Gabella di via Roma.
Venerdì 6 marzo alle 21 l'associazione Telecitofono ha invitato Bruno Tinti, procuratore aggiunto presso la Procura di Torino per confrontarsi sul tema "Toghe rotte: la giustizia raccontata da chi la fa". Bruno Tinti è uno di quei professionisti che ha speso la propria vita professionale a inseguire truffatori, evasori, bancarottieri, insomma i reati finanziari.
Nel corso degli ultimi mesi ha raccolto, in un libro edito da Chiare lettere con prefazione di Marco Travaglio, la sua testimonianza e quella di altri colleghi, per dare voce al disagio di molta parte della magistratura.
Dopo aver letto queste testimonianze, la domanda naturale è: «non ci posso credere, ma veramente la magistratura è ridotta così?» Il cittadino che abbia voglia di capire perché molte persone condannate per reati finanziari le ritroviamo coinvolte in scandali successivi; perché perfino i reati più comuni (rapine, estorsioni, sequestri di persona, omicidi, ecc.) spesso sono commessi da gente che è già stata condannata per altri reati; perché il processo termina, nel 95% dei casi, con una sentenza di non doversi procedere per prescrizione. Per capire perché accade tutto questo, è necessario sapere che cosa succede nelle aule dei tribunali e come si lavora nelle Procure. Ecco un libro che finalmente lo racconta. Se si supera lo choc di queste testimonianze offerte da vari magistrati e avvocati, sarà poi più facile valutare le esternazioni in materia di giustizia che provengono dal politico di turno, di volta in volta imputato, legislatore, opinion maker, e spesso contemporaneamente tutte queste cose. Accompagna le testimonianze un testo illustrativo ad uso dei cittadini, per capire come funziona la giustizia (la pena, i gradi di giudizio, le indagini, il processo ecc.).
"E' accaduto nella magistratura qualcosa di molto simile a ciò che è accaduto all'esterno, nei palazzi della politica. Gruppi legittimi ma di natura privata, cioè le correnti, decidono su un bene pubblico, la giustizia, proprio come i partiti fanno nelle istituzioni".
Dopo il best-seller di Gian Antonio Stella, la nuova 'casta', questa volta, sembra quella identificata dal libro di un serissimo magistrato, Bruno Tinti, procuratore aggiunto a Torino. E' lui l'autore di 'Toghe rotte', edito da Chiarelettere con prefazione di Marco Travaglio, un libro che apre squarci non proprio rassicuranti sul mondo della magistratura italiana.
Sotto la lente di Tinti i meccanismi di autogoverno della categoria, a cominciare dai sistemi di elezione dei membri del Consiglio superiore della magistratura: concepiti dal Costituente per preservarne l'autonomia dai poteri forti e, invece, strumento per fare dei giudici appunto una casta, con i propri rituali, i propri compromessi e le proprie spartizioni.

IL BLOG DI BRUNO TINTI "TOGHE ROTTE"
CHI E' BRUNO TINTI
Per maggiori informazioni sito www.scuoladieticaepolitica.org